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Gesu` e la samaritana

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Messaggio  Salvezza Sab 21 Feb 2009 - 11:06

Ricorre in maniera forte in questa liturgia il tema dell'acqua. E' il simbolo della grazia che Dio dona per il suo amore di vero Padre premuroso per i suoi figli. E' il richiamo al Battesimo nel quale Cristo ci ha fatti partecipi della sua salvezza. E' la risposta alla grande invocazione del salmo: L'anima mia ha sete del Dio vivente, quando vedrò il suo volto? Cristo è l'acqua per la nostra sete di assoluto.

L'acqua è la cosa più desiderata nel deserto del popolo ebraico, come nel mezzogiorno di Gesù e della samaritana.
Dio dimostra di essere vicino al suo popolo.
S. Paolo scrive che mentre noi eravamo ancora peccatori Cristo ha dato la vita per noi.

L'amore di Dio è incondizionato. Dio ci ama non perché siamo buoni, ma perché Lui è buono e misericordioso, e ci ama anche quando siamo peccatori, anzi è proprio allora che ci viene a cercare e non si dà pace finché non ci ha portati in salvo, come dice nella parabola della pecorella smarrita.

Gesù è in viaggio; doveva passare in Samaria: deve passare di là per una obbedienza alla sua missione: Il Padre cerca i suoi figli ovunque, anche al di fuori dei confini di quel popolo dei Giudei da cui pure afferma venire la savezza.
Quel giorno Gesù è andato a cercare una povera donna, la samaritana; una donna sporca in senso religioso, era una straniera, una scomunicata; una donna sporca per la debolezza dei suoi affetti e per il suo comportamento.
Gesù è stanco. Gesù si fa povero, bisognoso, assetato: "Donna, dammi da bere!"
Gesù ha scelto un'ora adatta a quella poveretta, un'ora in cui potesse parlare liberamente, non ha voluto neanche la soggezione degli apostoli, che ha mandato a cercare cibo. Comincia ad accostare quell'anima piegandosi, umiliandosi a chiedere, valorizzandola per quel che può dare. Gesù non avvicina il peccatore dall'alto in basso, non lo attacca con parole che feriscono, non si mette a fare prediche. Gesù insegna che il peccatore va trattato bene, va aiutato secondo il suo modo, il suo gusto, il suo bisogno. Insegna che il peccatore va amato e uno quando ama diventa buono, delicato, comprensivo, paziente.
Anche la samaritana potrà convertirsi perché Gesù ha faticato per lei, perché morirà per lei: una fatica espressione di amore, l'amore grande che dà la vita per la persona amata. Inizia un dialogo condotto con grande finezza e verità, con quell'amore che porta nel cuore il Figlio di Dio, venuto per salvare anche la persona più disprezzata e peccatrice.
La samaritana, giunta al pozzo per attingere acqua, si lascia condurre da Gesù sulla via della fede.
"Se tu conoscessi il dono di Dio. chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà più sete e questa diventerà sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna".

Solo Dio può riempire la nostra sete. Abbiamo tanti desideri, piani, progetti, cose materiali.ma non siamo felici. Solo Dio basta.
Gesù scava nell'interiorità della donna, per far nascere il lei il desiderio di qualcos'altro. Le propone un'acqua dalle caratteristiche particolari: è data da Gesù e insieme sgorga nell'intimo stesso della donna; estingue la sete per sempre, quindi ha un potere salvifico, permanente.
Poi le dice: "Va a chiamare tuo marito, poi ritorna qui"
Ora che quella creatura si è avvicinata Gesù la porta a riflettere. Difatti prima occorre che il peccatore diventi amico, poi che s'interessi, poi che rifletta. Poteva affrontare la situazione di quella coscienza impetuosamente come un profeta, invece l'affronta con la bontà più grande possibile. Trova il modo di lodarla per qualcosa, ed è una lode sincera. Gesù insegna a trovare il bene in tutti, anche in chi è perduto.

Perché Lui possa diventare l'Uomo che cambia la sua vita, la donna è invitata a rinunciare alla sua vita vecchia, a consegnare a lui tutto il suo passato, le sue difficoltà matrimoniali, la sua travagliata vita affettiva, simbolo di tutto il suo peccato, dei suoi falsi idoli.

La grazia di Dio è sempre per tutti e in abbondanza. E la grazia viene gratuitamente, la persona non se l'aspetta. La samaritana non si aspettava un momento così forte di conversione e di santità, quando Gesù le legge nel cuore, le fa prendere coscienza della sua situazione, le parla dei suoi problemi, e soprattutto quando le rivela la verità più grande e lei può aprire gli occhi, può cambiare la vita: "il Messia? Sono io che parlo con te!"
(Cont.)
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