"Non cessate mai di pregare" (1Tessalonicesi 5:17)

Chi legge per la prima volta questa raccomandazione da parte dell'apostolo Paolo si fermerà forse di colpo e scuoterà la testa stupito. Com'è possibile che qualcuno prega senza mai cessare se deve andare a lavorare? Non ci sono forse migliaia di cose da fare che esiggono tutta la nostra concentrazione? Come si può pregare senza cessare e lavorare allo stesso tempo? Cosa ne penseresti, se un dottore ti darebbe il seguente consiglio :" Se Lei vuole sopravvivere, allora le consiglio : respiri! Respiri dappertutto e sempre. Non importa dove, non importa cosa stà facendo,Le raccomando, non dimentichi di respirare! Non smetta mai!" Nessuno ha bisogno di una tale raccomandazione, perchè tutti sanno che non si può sopravvivere che qualche minuto senza respirare. Questo però è l'importanza che dovremo dare anche alla preghiera per la nostra vita spirituale. La frase "non cessate mai di pregare" non è intesa come appello alla preghiera quale attività ma quale atteggiamento interiore. Giacchè Cristo è la nostra vita, possiamo mantenere di continuo un rapporto vivente con Lui. Per questa ragione il Signore descrisse la comunione tra Lui e noi con le seguenti parole: "Io sono la vite, voi siete i tralci." Ma come può il tralcio ottenere il succo vitale se è separato dalla vite? Per questa ragione le Scritture ci danno il consiglio: "Qualunque cosa facciate. in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di Lui." Perciò dobbiamo trasformare ogni cosa in una preghiera - una comunione con Cristo, che è la vita nostra. Non c'è dubbio che noi uomini del 21° secolo siamo occupatissimi e dobbiamo deciderci ai nostri compiti concentrandoci in essi. Ciò nonostante possimo, anzi dobbiamo, rivolgerci nel nostro cuore sempre a Cristo, mentre seguiamo le nostre faccende quotidiane. Dobbiamo rimanere in Lui come il tralcio rimane nella vite. Anche Gesù era un uomo occupatissimo durante il Suo cammino terreno. Nicodemo lo cercò nella notteper avere il Suo aiuto. Non era raro che gli uomini lo opprimessero con le loro richieste, lo circondavano e gli facevano tante domande. In più, gli scribi ed i farisei tentavano sempre di porgli domande trapola. Infine c'era un gruppo numeroso di discepoli che seguivano Gesù e avevano bisogno di tutta la Sua attenzione. Malgrado ciò Egli mantenne un rapporto stretto con Suo padre. Nel momento in cui Gesù si trovava davanti al sepolcro di Lazzaro. tutti gli occhi erano rivolti a Lui. Che cosa farà ora? Egli alzò gli occhi al cielo e disse : "Padre, ti ringrazio perchè hai esaudito". In un'altra occasione i cittadini della Galilea si mostrarono ostili a Gesù. Non si lasciò scoraggiare. ma pregò il Padre: "Io ti rendo lode, o Padre. Signore del cielo e della terra, perchè hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelatie ai piccoli! Si, Padre, perchè così a te è piaciuto!" Cosa fece Gesù prima di cibare cinquemila persone con soli con soli 5 pani e 2 pesci? Egli li prese, spezzò il pane e alzò gli occhi verso il cielo ringraziando il Padre. Soltanto dopo aver agito così Egli fece distribuire il cibo. In un'altra occasione portarono un'adultera da Lui affinchè la giudicasse. Come però reagì? Invece di dare una risposta Egli scrisse qualcosa sulla sabbia davanti agli occhi stupiti degli spettatori. Cercava di guadagnare tempo perchè non sapeva cosa rispondere? No, di certo. Gesù non fece niente senza il permesso del Padre. Voleva mantenere la Sua comunione con Lui e ascoltre la sua voce. Anche quando sulla croce era circondato dai suoi torturatori che lo schernivano. Egli pregava dicendo: "Padre perdona loro, perchè non sanno quello che fanno."