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Poichè il Signore non lascerà il Suo Popolo

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Messaggio  Lieto Annuncio Mar 2 Dic 2008 - 23:16


POICHE’ IL SIGNORE NON LASCERA’ IL SUO POPOLO

Poiché il Signore non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità. (Salmo 94:14)


Cari lettori, sono convinto che, fino ad oggi, l’uomo ha abusato del Signore, poiché Egli è un Padre di grande Misericordia e di infinita pazienza che ha sperato, e spera ancora, che l’umanità si ravveda e si penta del male fatto. Anche noi siamo stati malvagi e, ogni tanto, ricadiamo nella tentazione del vecchio uomo, ma Iddio non ha permesso che la nostra anima rimanesse sotto la potestà delle tenebre, anzi siamo stati liberati dalle catene di Satana e abbiamo pure ricevuto la “caparra della vita eterna”, il battesimo con lo Spirito Santo. Questo è meraviglioso!! Nessuno avrebbe potuto capovolgere la nostra situazione fino al punto da essere annoverati fra coloro che entreranno nel Regno di Dio; nessuno poteva far questo, né uomini colti, né potenti, né ricchi, ma solo il Signore poteva pagare il prezzo del nostro riscatto. Mi chiedo talvolta “chi pone mente a questo?”
Infatti, se l’uomo ponesse mente alla Grazia che ha ricevuto, alla Vita Eterna assicurata nel Regno dell’Altissimo, allora non vi sarebbero mai momenti di smarrimento o, se volete, di carnalità, poiché si avrebbe l’idea precisa che la Fedeltà del Signore ha raggiunto l’alto sacrificio, il più grande dono per l’umanità, il gesto più nobile e prezioso: quello di aver donato la Vita del Suo unigenito Figlio per noi.
“Chi pone mente a questo?”
Accostarsi a Dio è tutto quello che l’uomo può fare, poiché il resto lo farà il Signore. Saremo trasmettitori di Luce, se la riceveremo da Lui e così della Fede, della Benignità e di ogni altra Virtù che procede dal Signore.
In questo passo biblico, il salmista invoca la presenza di Dio e la sua voce è così penetrante nel nostro cuore che non sarà difficile comprendere come la sua supplica sia divenuta anche la nostra e quella di tutti i santi che, nelle varie epoche, sono stati perseguitati, traditi e uccisi per la causa di Cristo.
Vedo in questi versi la volontà intima del salmista di non far giustizia da se, ma di ricercare e di affrettare l’intervento liberatorio del Signore; e questo è meraviglioso poiché traspare in lui il sentimento d’amore di Dio, poiché proprio l’Eterno ha detto:
Romani 12:19 “Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore”.
Ed ancora:
Matteo 5:44 “Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano…”
Attraverso prove profonde, vissute con veemenza come se fossimo trasportati negli abissi del mare o dentro una fornace ardente, il Signore manifesta che la Sua mano è pronta a liberare, a guarire, a ristabilire. Dio, infatti, è il liberatore e il ristoratore “per eccellenza”, non dimentichiamo questo.
Egli è Colui che salva, come un tempo scampò dalla morte gli abitanti di Ninive, quando impose al profeta Giona di annunciare il Verbo della Salvezza.
Ricorderete che il profeta gridò il Comandamento di Dio e che il Re e tutto il popolo si convertì dalle proprie vie malvagie. Iddio, ancora una volta, aveva dimostrato di essere veramente Buono, pronto a perdonare senza aver riguardo alla qualità della persona.
Cari lettori, il Signore in una di queste notti mi ha detto: “Poiché il Signore non lascerà il Suo popolo… perché il Signore riprende colui che egli ama, come un padre il figlio che gradisce…
Lasciate che il Signore vi provi e vi affini proprio come si affina l’oro, affinché Egli veda la vostra fede, il vostro amore, la vostra costanza.
In Dio c’è straordinaria Saggezza ed eccelsa Potenza; state molto attenti cari fratelli e sorelle, poiché il diavolo vi vorrebbe vedere vacillare per poi accusarvi davanti all’Onnipotente, ma ancora nel Salmo 94 sta scritto:
“Quand'ho detto: «Il mio piede vacilla», la tua bontà, o Signore, m'ha sostenuto e quando ero turbato da grandi preoccupazioni, le tue consolazioni hanno alleviato l'anima mia”.
Cari fratelli e sorelle, io vi amo e desidero che tutti siate pronti per andare col Signore quando Egli vorrà; a me interessa il bene della vostra anima, poiché Dio – nella Sua Giustizia perfetta - non avrà riguardo per nessuno, infatti sta ancora scritto:
Matteo 24:40-42 “Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata. Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà”.
Riguardo al mulino è bene che vi dica che esso rappresenta l’insieme delle nostre chiacchiere, ma una sola delle due donne era malvagia e proferiva discorsi sgraditi al Signore mentre l’altra donna non era cattiva, sebbene costretta ad ascoltare l’altra.
Solo il Signore conosce i cuori, come vide il cuore umile e pentito del Pubblicano dentro il Tempio, quando – senza avere il coraggio di guardare verso il cielo – richiese il perdono del Signore, essendo oppresso e disturbato dai suoi pesi spirituali, mentre il “giusto” Fariseo lo disprezzava dall’alto dalla sua orgogliosa “santità”.
Anche in quella occasione solo “uno” tornò a casa giustificato.
Che Dio vi giustifichi e vi benedica e vi liberi dalle accuse del diavolo.
Ricordate ciò che, oggi, vi dice il Signore: “Poiché il Signore non ripudierà il suo popolo e non abbandonerà la sua eredità”. Amen.


Vostro Pastore in Cristo
Antonino CHINNICI
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